OLIVER STONE
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Ogni qual volta si nomina Oliver Stone si innesca una discussione. Molti
critici ritengono Stone un falsificatore della storia, altri una fonte a
cui attingere emozioni ed effetti viscerali, altri ancora “la coscienza
sporca dell’America”. |
Sebbene, obiettivamente, non tutte le sue pellicole possono essere ritenute dei capolavori, è doveroso far notare come le stesse abbiano caratterizzato sempre la carriera degli attori che le hanno interpretate e, al contempo, il brillante lavoro di regia in ognuno degli specifici generi. |
Oliver Stone (nato a New York il 15 settembre 1946) è, con molta probabilità, il regista più eclettico e completo ancora esistente. Egli, infatti, non è solo regista e sceneggiatore, ma anche attore, produttore e spesso montatore. I suoi film sono identici e differenti allo stesso tempo. Come dimenticare le tragiche ed ossessive scene di Platoon? O le stesse tragiche ed ossessive scene, ma in chiave bizzarra di U-Turn? |
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Considerare le sue pellicole come semplici film politici e dissacratori, sarebbe banale e superficiale. Esse, infatti, sottolineano pienamente i drammi personali della gente comune. |
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I critici hanno mancato il bersaglio su JFK, in cui Stone spiega mirabilmente, dal suo punto di vista, cosa accadde il giorno in cui Kennedy venne assassinato. Benché sottovalutato il film riscosse il Premio Academy per la cinematografia e l’editing . Personalmente, ritengo che JFK sia una storia epica, che non perde mai il ritmo tenendo inchiodato lo spettatore per tutte le tre ore della durata. Nonostante la trama fondamentale del film sia quella dell’assassinio di Kennedy, non manca il sottotesto tanto caro a Stone: la guerra del Vietnam. E’ ad essa che Oliver Stone dedica due dei massimi capolavori della storia del cinema: Platoon e Nato il 4 Luglio |
Platoon (1986) ritrae l’inferno del Vietnam e come viene vissuto dagli uomini. Mostra, non soltanto, il conflitto con il nemico, umano e naturale, ma anche l’amaro contrasto all’interno della stessa squadra. |
Sollevando interrogativi, sentimenti e dubbi sulla natura umana e le sue scelte. D’altro canto, Nato il 4 Luglio (1989), ritrae l’inferno vissuto da un reduce della guerra del Vietnam. Un giovane pronto a tutto per il suo Paese. Un giovane che credeva ciecamente in quello che la Nazione chiedeva. Un giovane pronto a compiere il suo dovere, ma che al rientro, e mutilato, si vede tradito e abbandonato da quello Stato, da quella Bandiera, per cui ha rischiato tutto. Dalla pellicola traspare chiaramente tutta la rabbia e il dissenso di Stone verso quel nazionalismo di cui egli stesso è stato vittima. |
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Altre due pellicole, se bene da un’altra ottica, sottolineano il “fantasma” di Stone: Nixon (1995) e Tra Cielo e Terra. |
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Il primo vede soprattutto la magistrale interpretazione (molto personale) di Anthony Hopkins, mentre la sceneggiatura resta lunga e lacunosa. Il secondo, Tra Cielo e Terra (1993) è l’ultimo film di Stone sulla guerra del Vietnam, ma l’osservazione e la narrazione si spostano dall’altra parte della barricata. Sebbene il filo conduttore sia l’amore di una giovane vietnamita per un soldato americano, il sottotesto ci mostra come i vietnamiti (ancora fino a qualche anno fa) vedevano il nemico. Sottolinea i pregiudizi e le paure delle due culture a confronto. Il film uscito nelle sale per poco tempo è forse il meno visto di Oliver Stone, ma degno di nota. |
Il più delle volte Stone è stato accusato di creare film grossolani, rozzi e violenti. E forse questa definizione calza perfettamente sul tanto discusso Natural Born Killer (1994). Uscito con difficoltà nelle sale americane e internazionali è stato più volte accusato di essere, non la realtà d’oggi, ma l’ispiratore della violenza gratuita. Più violento di ogni violenza per coloro che amano il genere. Più dissacratorio del dissacratorio e, al contempo, pieno di dramma e umane passioni. Un film che vede glorificata ed esaltata la perversione di gente comunemente ritenuta disgustosa. |
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Un po’ meno violenta, ma drammatica ed ossessiva è un’altra discussa pellicola del regista: U-Turn (1997), dove una banale storia d’amore trasforma le vicende in tragici avvenimenti in una piccola cittadina. Il film, segue i canoni narrativi del regista (non accreditato per la sceneggiatura) in una lettura completamente innovativa. Ironico e bizzarro. Gradevole e malizioso. Un mix magistralmente diretto da Stone ed interpretato da Al Pacino. |
Di
altro genere è Ogni Maledetta Domenica (1999) scritto e diretto da
Stone, ma incentrato sullo sport più popolare d’America. Il ritmo
incessante e ossessivo accompagna l’intera vicenda appassionando anche
chi, come chi scrive, non ama il genere sportivo. Per chi invece fa del
movie-sport la sua bandiera, questa pellicola può risultare la vera
Mecca. |
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C. Imelda Antonicelli |
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Per Saperne di Più http://www.imdb.com/ |