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TRAMA:
al
centro delle vicende narrate è la bellissima e commovente amicizia
tra due bambini di etnia e classe differenti: Amir, figlio di uno
degli uomini pashtun più influenti di Kabul, e Hassan, il suo servo
azara. Sullo sfondo le vicende storiche che, in trent'anni, hanno
portato alla progressiva distruzione e devastazione della cultura e
del paese afgano: la caduta della monarchia, l'invasione sovietica,
l'esodo di massa verso il Pakistan, l'avvento del regime talebano e
la sua eliminazione dopo la caduta delle Torri Gemelle. Amir e
Hassan sono inseparabili, accomunati anche dalla passione per le
gare di aquiloni. Ma un tragico evento irrompe e sconvolge le loro
vite: Amir assiste di nascosto allo stupro del suo amico da parte di
un gruppo di teppisti. Quando le truppe sovietiche invado il Paese,
Amir fugge negli stati uniti con il padre, ma il senso di colpa per
non aver aiutato il suo amico non gli dà pace. |
COSA NE PENSIAMO: decisamente
fedele all'omonimo romanzo di Khaled Hosseini; bella la
regia, buona l'interpretazione dei due bambini non professionisti su
cui pende una minaccia di morte e per tale motivo il regista Marc
Forster ha dovuto portarli via dall'Afganistan. Per ovvie
ragioni la scena dello stupro non è mostrata e il finale è stato
debitamente accorciato. Data la tematica i tempi possono sembrare
lunghi, ma il film nel complesso è fruibile, bello e interessante.
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IL NOSTRO CONSIGLIO:
il film, sia per la
tematica, sia per la durata (131 min.) è sconsigliato ad un
pubblico inferiore ai 13 anni. DA VEDERE |
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Le immagini sono © e ® FILMAURO
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