AMERICAN PIE: LA TRILOGIA

Nel 1999, gli spettatori di tutto il mondo hanno avuto modo di fare conoscenza con uno scatenato gruppo di studenti alle prese con la perdita della verginità. Erano i protagonisti della divertente commedia AMERICAN PIE, prodotta dalla Universal e strepitoso successo al botteghino, prima sceneggiatura partorita dalla magica penna di Adam Herz e giunta oggi al terzo AMERICAN PIE.

 

La riuscita dei tre capitoli si deve sicuramente, oltre che all’abilità dei diversi registi ed alla professionalità del cast, al coraggio dei produttori: l’accoppiata Craig Perry-Warren Zide (REPLI-KATE, FINAL DESTINATION 1 e 2, IL GRANDE COLPO), Chris Moore (WILL HUNTING-GENIO RIBELLE, TRAPPOLA CRIMINALE), Chris Bender (THE RING, COME CANI E GATTI), Louis G. Friedman (BLUE CRUSH, HOW HIGH), i fratelli Weitz e lo stesso sceneggiatore Adam Herz.

L’ intenzione iniziale dello sceneggiatore Adam Herz era quella di riprendere le atmosfere dei film degli anni Ottanta (tra cui, sicuramente, la trilogia PORKY ‘S), prendendo spunto dal periodo in cui era studente a East Grand Rapids e, grazie anche all’abilità dei fratelli Paul e Chris Weitz, rispettivamente regista e produttore del film, tutte le ipotesi della carta scritta sono divenute realtà, con un gruppo di amici vergini che, inizialmente ricercatori sfrenati della prima volta, si trasformano in inguaribili romantici con la scoperta dell’amore, l’elemento che rende magnifico il sesso, ma allo stesso tempo sono immancabilmente uniti dal potere dell’amicizia.

E questa formula ha continuato a funzionare anche quando la regia è passata nelle mani di J.B. Rogers e Jesse Dylan.

Come ha spiegato lo stesso Herz: “In fondo AMERICAN PIE è una sorta di trilogia sui riti di passaggio che scandiscono la vita di tutti noi. Il primo film riguardava la perdita della verginità; il secondo affrontava il tema della difficile transizione all età adulta, un periodo in cui ti domandi chi sei veramente, chi sono i tuoi amici e che cosa vuoi fare nella vita. Il terzo non poteva che raccontare di un matrimonio, è naturale”.

Mentre il produttore Chris Bender commenta: “I personaggi di AMERICAN PIE fanno in qualche 

modo parte della vita di tutti noi. Chi non ha un amico come Stifler? O come Finch? Chi non sente di avere un piccolo Jim dentro di sé? Fare sesso per la prima volta o sposarsi sono avvenimenti che accadono nella vita della gente ed è molto probabile che ciascuno di noi ne abbia vissuto anche i risvolti imbarazzanti e buffi”.
AMERICAN PIE - IL PRIMO ASSAGGIO NON SI SCORDA MAI (USA 1999). Jim (Jason Biggs), studente diciottenne, spesso dedito alla masturbazione, stringe, insieme ai suoi tre inseparabili amici Kevin (Thomas Ian Nicholas), Oz (Chris Klein) e Finch (Eddie Kaye Thomas), un patto: perdere la verginità entro la fine del liceo. Tra una disavventura e l’altra, e non curanti degli sbeffeggiamenti da parte dello sbruffone Stifler (Seann William Scott), i quattro procedono per le loro strade, pronti sempre comunque ad aiutarsi, nella ricerca della compagna ideale con cui recarsi al ballo di fine anno e con cui dividere la prima esperienza sessuale. Così, mentre Kevin tenta di intensificare i propri rapporti con 
la fidanzata Vic, che a sua volta chiede consigli alla disinibita Jessica, Oz fa conoscenza con Heather, che canta in un coro jazz, e Finch si crea inutilmente una falsa fama di Stallone, finché non troverà inaspettatamente colei che gli farà conoscere il sesso. Jim, che del gruppo sembrerebbe essere proprio il più imbranato, e che in parte viene instradato da suo padre, dopo un tentativo fallito con la cecoslovacca Nadia, conosce la bizzarra Michelle (Alyson Hannigan), e sarà proprio insieme a lei che andrà al ballo di fine anno.
AMERICAN PIE 2 (USA 2001). E’ passato un anno dalla notte in cui Jim, Kevin, Oz e Finch persero la verginità. Ora i quattro, affiancati dall’onnipresente Stifler, si accingono a trascorrere una memorabile vacanza estiva senza dimenticare, però, le donne. Jim attende l’arrivo di Nadia e, intimorito dalla sua inesperienza in fatto di sesso, prende lezioni da Michelle, unica ragazza con cui ha avuto rapporti, mentre Kevin tenta di riavvicinarsi sentimentalmente a Vic, che sembra ora dedicarsi a qualcun altro. 
Oz è invece in continuo contatto telefonico con Heather, in vacanza-studio in Spagna, mentre Finch si dedica totalmente alla meditazione orientale, in attesa dell’arrivo della donna con cui ebbe il primo rapporto sessuale.                            A complicare la vita dei cinque ci si mettono il fratellino di Stifler, due presunte lesbiche e perfino...una super colla!
AMERICAN PIE - IL MATRIMONIO (USA 2003). Jim e Michelle stanno per sposarsi e tutti i loro amici, insieme alle rispettive famiglie, si preparano ad accompagnare la giovane coppia all’altare. Così, mentre Jim, nervoso più che mai, chiede al padre consigli sulla vita matrimoniale, i suoi compagni di sempre organizzano una festa di addio al celibato, ma nel frattempo arriva in aereo Cadence (January Jones), sorellina di Michelle, che diverrà oggetto di guerra tra Finch e Stifler, spietati corteggiatori.
Elemento di spicco di AMERICAN PIE sono sicuramente i giovani e bravi interpreti, infatti, oltre agli ormai noti Jason Biggs (Jim) e Mena Suvari (Heather), rivisti anche recitare insieme in   

AMERICAN SCHOOL, ed al     già noto Eugene Levy (il padre di Jim), che esordì nell’inedita splatter-comedy CANNIBAL GIRLS e che è recentemente riapparso in SCEMO E PIU’ SCEMO...INIZIO’ COSI’, abbiamo l’eccezionale

Seann William Scott (Stifler), ultimamente impegnato ne IL MONACO, Thomas Ian Nicholas (Kevin), perito sotto i colpi di Michael Myers in HALLOWEEN-LA RESURREZIONE, Chris Klein (Oz), poi passato a blockbuster quali ROLLERBALL, Alyson Hannigan (Michelle), per lo più attiva in televisione (BUFFY-L’ AMMAZZAVAMPIRI), Eddie Kaye Thomas (Finch), attore, tra l’ altro, nell’ horror CARRIE 2, Shannon Elizabeth (Nadia), ironicamente decapitata in SCARY MOVIE, e Tara Reid (Vic), già nel cast de IL GRANDE LEBOWSKI.

Stranamente nel terzo episodio Chris Klein, Tara Reid, Shannon Elizabeth e Mena Suvari (ed anche altri interpreti minori) sono assenti nel cast, ma come spiegato dai realizzatori, la storia non riguarda più i loro personaggi, ed a quanto pare l’esclusione non li ha affatto irritati.

Francesco Lomuscio

Le immagini sono © e ® UNIVERSAL PICTURES

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