GENERE:
COMMEDIA ROMANTICA
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TRAMA:
Juno è una ragazzina di sedici anni che scopre di
essere rimasta incinta dopo aver avuto un rapporto (il primo per
l’esattezza) con Paul, l’ingenuo fidanzatino. La notizia è
accolta dalla famiglia di lei con una buona dose di leggerezza e
incredulità: scartata, non senza un po’ di titubanza, la
possibilità di abortire, Juno si imbatte in una coppia,
all’apparenza perfetta, che vorrebbe adottare il nascituro.
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COSA NE PENSIAMO:
se ci soffermiamo a guardare le pellicole uscite
quest’anno, possiamo notare che l’interesse è passato dalle
donne in pro-cinto di sposarsi a quelle incinte. E il dato ancora più
interessante è che sia un genere come la commedia a raccontare
storie di nascite inaspettate, capace com’è di affrontare
qualsiasi argomento con toni leggeri e spensierati, ma non per forza
banali. Così “Juno”,
consacrato miglior film al Festival di Roma e vincitore dell’Oscar
2008 per la miglior sceneggiatura, è un racconto ad altezza di
bambino, o meglio, di bambina, che vive con immaturità e poca
consapevolezza la sessualità e tutte le conseguenze che da questa
ne derivano. Ma la pellicola riesce a essere incisiva e coraggiosa
fino a un certo punto: i presupposti da cui parte la storia non sono
sicuramente banali; lo sono, invece, l’universo descritto dal
regista: un mondo dove non esistono in nessuna situazione gravi
tensioni e ogni questione è a portata di mano (basti pensare alla
scena in cui la protagonista confessa ai genitori di essere in dolce
attesa). Insomma, quello che sembra mancare al film è la capacità
di interrogarsi e interrogarci su un tema tanto delicato quanto
“scomodo”: non che da una pellicola come questa ci si aspetti
(forse, come è giusto che sia) chissà quale riflessione, ma quello
che manca totalmente è un minimo di tono capace di dare un po’ di
profondità (e umanità?) alle vicende narrate. Al contrario,
l’impressione che si ha per tutta la durata del film è quella di
una storia piacevole, ma più ingenua e superficiale della sua
stessa protagonista.
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IL NOSTRO CONSIGLIO:
una fiaba, solo
all’apparenza “unpolitically correct”, che si lascia seguire.
Senza infamia e senza lode. |
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Le immagini sono © e ® 20TH FOX
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