IL PIANISTA

DA VEDERE DA NOLEGGIARE DA COMPRARE DA NON PERDERE
   Se l'avete perso al cinema

È prima di tutto un documento storico  

  

 

A Varsavia, il giovane ma affermato pianista ebreo Wladislaw Szpilman (Adrien Brody) è negli studi della radio a registrare un brano di Chopin. Nelle strade, improvvisamente  i carri armati tedeschi  occupano la città. Ha inizio così una catena di avvenimenti che umiliano il musicista e gli fanno conoscere i lati peggiori e quelli migliori di ogni uomo. Dapprima, con la famiglia, è costretto a lasciare un signorile appartamento per uno, squallido, nel ghetto ebraico. Per sbarcare il lunario, con la stella di David al braccio, suona il piano in un ristorante. 

Per l’intercessione di un poco di buono che prova simpatia per lui, sfugge alla deportazione, ma nessuno dei suoi familiari si salverà. Trova lavoro come muratore, e chiede aiuto a una vecchia amica, che gli dà alloggio in un appartamento vuoto. La guerra è quasi finita,  intento ad aprire una scatola di cetrioli, si accorge che un ufficiale nazista lo sta osservando. Potrebbe essere la fine, ma il tedesco lo invita a suonare. L’ufficiale risparmia la vita all’ebreo e lo tiene nascosto fino all’arrivo dei russi. 

Le immagini sono © e ® 01

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